Strumenti e spartiti

Come narrato nella biografia e visibile dalle fotografie, Leonida ha suonato più strumenti. E’ possibile tracciare tre capitoli fondamentali nella sua storia come strumentista: la fisarmonica, il contrabbasso e il basso elettrico. Quest’ultimo è l’unico ancora reperibile e rappresenta uno strumento veramente particolare: è uno basso elettrico a 4 corde, realizzato in corpo unico da Sergio Tomassone avendo come riferimento il modello SG Gibson. Nella fotografia che ritrae il limite tra manico e pick-up, è possibile vedere i tasti consumati dall’ampio utilizzo negli anni.

L’ultimo amplificatore utilizzato da Leonida è un Tekson 110 SB, combo da 80 W di potenza, con un unico diffusore da 15 pollici.

Francesco Veronesi ricorda che, durante le esibizioni al Pratello, il trio scelse di suonare alcuni brani lenti modificando la formazione: Leonida avrebbe suonato la fisarmonica e Veronesi il basso, mantenendo Emogene Leprotti alla chitarra. Il primo esperimento fu fallimentare… al secondo tentativo chiesero di far spegnere le luci in sala e fu un successo. Questa scelta permetteva a Leonida di esprimersi al suo primo strumento, mentre Veronesi poteva rilassare un po’ le articolazioni, prima di proporre il set successivo.

Lo strumento sopra riportato è un piccolo pre-amplificatore Montarbo SuperMB per fisarmonica, del 1950, utilizzato da Leonida in molti concerti.

La notte è il momento preferito per scrivere. Tornato dai concerti, ispirato dalle esecuzioni e cullato dal silenzio delle ore piccole, Leonida ha l’abitudine di sedersi in cucina e scrivere le proprie idee su spartito e comporre. Non avendo mai sostenuto l’esame di ammissione alla SIAE, purtroppo i brani non riportano ufficialmente il suo nome, avendo avuto la necessità di farli registrare ad amici e persone di fiducia.

Scrive e trascrive melodie di altri compositori: per il piacere di migliorare la propria preparazione musicale, per necessità di repertorio e come ulteriore forma di espressione da affiancare all’esecuzione pratica. Gli spartiti che seguono sono tutti appartenenti all’archivio di Leonida ed esemplificativi di quanto descritto.